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Tuesday, January 17, 2017

What does PISA reveal about teacher policy and practice - OECD Web seminar on Monday, January 16, 2017

Here below the slides of the webinar by Andreas Schleicher presented during the webinar in object (16th Jan  2017 from 5:00 pm to 6:00 pm)



Teacher Policy and Practice - Insights from PISA from EduSkills OECD
   
Results from PISA Science 2016 prove correlation between teacher practice an policies and PISA outcomes.
Some of the outstanding main points are:
- the quality of the results is inversely proportional to the number of hours students spend learning;
- traditional lesson yields seems to be more effective way of teaching (we do not know why) - while techology consequences on students' learning are not clear yet, technology use betweeen teacher for their cooperation yields good results (in Japan lesson are web-published, they are commented on, voted, and downloads mark their value);
- teacher professionalism and cooperation on teaching (e.g. observation) yields better results in PISA and gets teachers happier about their job.

Here below my notes in Italian during the webinar.


Risultati PISA relativo alla Scienze del 2015 e la correlazione di tali risultati con le politiche e le pratiche di insegnamento.
La qualità di insegnamento risulta inversamente proporzionale al tempo trascorso nell’apprendimento stesso. La disponibilità di risorse (intese come materiali e docenti) risulta invece ridotta nelle scuole svantaggiate. Più il rapporto studenti-insegnanti è basso maggiori sono i risultati anche in classi affollate, probabilmente perché se gli insegnanti sono impegnati sempre nell’isegnamento non hanno la possibilità di fare altro oltre la docenza (a Singapore gli insegnanti usufruiscono di 100 h per lo sviluppo professionale). Non tutti i sistemi scolastici ottengono gli stessi risultati nell’apprendimento delle scienze, intese come contenuto che come sviluppo di postura epistemologica corretta nei confronti della disciplina (la seconda indice è,nel contesto in cui l’informazione si modifica con estrema rapidità, molto più importante della prima): Singapore ha i risultati migliori sia nel contenuto che nel modo di pensare. Il non ottenere buoni risultati dipende sia da cosa imparano che da come lo imparano. La pratica di insegnamento che dà risultati di apprendimento migliori è la lezione frontale: mentre per l’uso delle tecnologie i risultati sono misti. L’insegnamento basato sull’indagine scientifica non dà i risultati sperati: non si sa se perché non eseguito in maniera corretta, per la formazione dei gruppi. Le ragioni di tali differenze fra le varie pratiche non sono ancora note.
Una delle situazioni che produce risultati migliori in termini di soddisfazione professione dei docenti e di percezione della propria immagine professionale e dell’autoefficacia  è la collaborazione con pari, non tanto quella relativa a scambio di coordinazione dei materiale quanto quella di una collaborazione attiva nella pratica vera e propria. ‘professionalism’ è definito come il livello di autonomia e regolazione interna esercitato da membri di una occupazione nel fornire servizi alla società (risente di forze esterne relative all’occupazione e di motivazione intrinseca e sforzi dei membri della professione). Ci possono essere delle politiche che fanno leva sulla professionalizzazione dei docenti ovvero Autonomia (il potere che i docenti hanno di prendere decisioni relativamente al proprio lavoro) Conoscenza base della Docenza (educazione iniziale e incentivi per sviluppo professionale) e Peer Network (opportunità di scambi e supporto necessari per mantenere alti standard di docenza: network di tutoraggio, feedback da osservazione diretta). Ci sono paesi che sviluppano armoniosamente tutti e tre gli aspetti (in Italia il livello di autonomia è alto mentre gli altri due sono bassi). Nell’indice di ‘professionalism’ TALIS Singapore ed Estonia hanno livelli massimi. Un basso livello di professionalismo porta a insegnanti meno soddisfatti della loro professione. Le motivazioni per spingere i docenti in questa direzione sono sicuramente economici, poi c’è la possibilità di fare carriera ed il supporto.
Occorre lavorare sul supporto ai docenti, prioritizzare la qualità della docenza piuttosto che le dimensioni delle classi. Il tipo di training varia a seconda dell’anzianità del docente ( mentoring va bene all’inzio della carriera). Uso della tecnologia dà risultati misti per apprendimento degli studenti, ma dà ottimi risultati per i docenti: se caricano lezioni online queste possono essere valutate e scaricate e questo è un buon metodo di miglioramento.

 

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